Maurizio Zafret

La sua prima macchina fotografica gli fu regalata nel 1978 da un vecchio amico fotografo assieme alla dedica - usala, provala, divertiti, scatta e impara dai tuoi sbagli, dedica che rimase impressa in quella prima pellicola e in tutti i suoi scatti fino ad oggi.

Nelle fotografie di Maurizio, infatti, si capta la voglia di sperimentare, di accostare vari scatti per giungere ad un insieme unico ed originale che racconta vite casuali e mondi interiori attraverso un occhio attento, ironico e, a volte, un po spietato.

Caratterizza il suo lavoro la ricerca di particolari che poi utilizza per le sue composizioni (graffiti, manichini, ruote e orologi, cordami etc), oggetti di ogni giorno che si mescolano diventando storie e la sua inarrestabile attività di sperimentazione.


Maurizio Zafret

Seine erste Kamera erhielt Maurizio 1978 von einem alten Freund, der Fotograf war, geschenkt. Dieser sagte ihm: "Gebrauche die Kamera, probier sie aus, mach Fotos und lerne von deinen Fehlern!". Diese Ratschläge zeigen sich in Maurizios ersten Fotos und bis heute.

In den Fotografien von Maurizio sieht man seine Liebe zum Experimentieren, zum Zusammenfügen verschiedener Fotos zu neuen, originellen Montagen. Diese erzählen ironisch und manchmal auch ein wenig unbarmherzig zufällige Begebenheiten und die innere Welt, betrachtet durch ein aufmerksames Auge.

Die Suche nach Einzelheiten, der er dann für seine Gestaltung benutzt (Graffiti, Zeitungsausschnitte, Uhrenzahnwerk, Seile etc.) sind tagtägliche Dinge, die sich vermischen und zu Geschichten werden. Seine nicht aufhörende Begeisterung am Experimentieren zeigt sich in seinen Fotomontagen, die oft viele Einzelheiten aus bis zu zehn verschiedenen Fotos enthalten.


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